Oltre alle cave di marmo, nel passato esistevano anche cave di pietra tufacea, roccia sedimentaria di colore bianco tendente al giallo. Fino al 1965, l'estrazione del "cantuni", avveniva nella contrada di Purgatorio e i metodi utilizzati erano tendenzialmente di due tipi: "a fossa" (a cielo aperto) e "in galleria". Veniva squadrato il terreno e si interveniva con tagli in verticale o in orizzontale con macchinari taglienti e con seghe a piatto circolari.
Le cave tufacee, purtroppo a tuttoggi, sono abbandonate e non più visibili perchè ricoperte da residui marmiferi.
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